Tipologia dei disturbi d’ansia e caratteristiche principali

Attacco di panico

Insorgenza improvvisa di intensa apprensione,  paura o terrore, spesso associati con una sensazione  di catastrofe imminente

Agorafobia 

E’ l’ansia o l’evitamento verso luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile  (o imbarazzante) allontanarsi o nei quali potrebbe non essere disponibile  aiuto in caso di un attacco di panico o di sintomi di tipo panico

Fobia

Ansia provocata dall’esposizione a un oggetto o a una situazione temuti, che spesso determina condotte di evitamento

Fobia sociale

Ansia provocata dall’esposizione  a certi tipi di situazioni o di prestazioni sociali, che spesso determina condotte di evitamento

Disturbo ossessivo compulsivo

E’ caratterizzato da ossessioni , pensieri intrusivi  e ricorrenti  che causano ansia o disagio marcati e/o compulsioni (che servono a neutralizzare l’ansia) quali rituali di lavaggio, controlli o altre azioni che la persona non riesce ad evitare e per le quali soffre molto

Disturbo post-traumatico da stress

E’ caratterizzato dal rivivere un evento estremamente traumatico accompagnato da sintomi di aumento dell’arousal e da evitamento di stimoli e situazioni associati al trauma

Disturbo d’ansia generalizzato

E’ definito da almeno sei mesi di ansia e preoccupazioni persistenti ed eccessive

Talvolta l’ansia può essere correlata all’uso di sostanze (che ne danno la percezione del controllo), al gioco d’azzardo, spesso compulsivo o comportamenti rischiosi.

Spesso sono necessari anni per arrivare ad una diagnosi corretta (fonte: LIDAP, lega italiana disturbo attacchi di panico) perché è forte la vergogna nel parlarne , il timore di non essere capiti, tanto che spesso questi pazienti accedono ai servizi quando si evidenzia un problema secondario al disturbo d’ansia , come un disturbo di somatizzazione (gastrointestinale, dermatologico, muscolo- scheletrico, ipertensivo etc.), ipocondria (con timori frequenti  di malattia e conseguenti richieste di analisi e visite specialistiche, i cui risultati non modificano gli schemi del paziente ), depressione (causata dallo scadimento della qualità della vita, dal crollo dell’autostima per l’incapacità di affrontare con successo le proprie paure , dalla compromissione della vita sociale ed affettiva) o spossatezza persistente  (con difficoltà di concentrazione , di rilassarsi, di dormire etc.)  La farmacoterapia può essere un utile supporto ma non può essere il trattamento unico per questi disturbi , poiché, agendo solo sul sintomo, non elimina le cause che provocano il malessere ed il più delle volte cristallizza la situazione per lunghi periodi di tempo.

La ricerca sperimentale sull’efficacia, l’efficienza e la validità degli interventi di psicoterapia ha portato alla creazione di protocolli di intervento  strutturati, brevi e di comprovata efficacia, che hanno assunto il ruolo di  trattamento d’elezione per i disturbi d’ansia, così come attestano recenti documenti diffusi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

 A cura di Franco Baldini

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